Ada Lovelace, la prima programmatrice della storia

«E se la macchina potesse suonare la musica e mostrare le lettere oltre che i numeri?»

Come ogni anno, il secondo Martedì di ottobre è dedicato ad onorare la memoria di Ada Lovelace, una figura straordinaria nel mondo della scienza e dell’informatica. La sua eredità continua a ispirare generazioni di donne e uomini nel campo della tecnologia e della programmazione. In questo articolo, esploreremo la vita e il lavoro di Ada, il suo contributo fondamentale all’informatica e l’importanza di promuovere la diversità di genere in questi settori.

Ada nasce il 10 dicembre 1815 a Londra ed è figlia del famoso poeta inglese Lord Byron, ma il suo contributo significativo non avrebbe riguardato la poesia. Ada mostrò sin da piccola un interesse precoce per la matematica e le scienze, in parte grazie all’influenza di sua madre, Lady Byron, che voleva che Ada ricevesse un’educazione basata principalmente sulla logica e sulla matematica, una scelta molto diversa dall’educazione tradizionale delle donne dell’epoca. La svolta nella vita di Ada avvenne quando conobbe un matematico e filosofo britannico, Charles Babbage, che viene ricordato per il suo lavoro nella teorizzazione della “macchina differenziale” e della “macchina analitica”: per capire quanto importanti siano stati questi lavori pensate che Alan Turing è partito proprio dalle teorie di Babbage per lo sviluppo della prima macchina computazionale, origine dei moderni computer.

Il contributo significativo che Ada fornisce al lavoro di Babbage è durante la corrispondenza con un giovane matematico e ingegnere italiano Luigi Federico Menabrea il quale, avendo colto le potenzialità della macchina analitica, pubblica in francese nel 1842 una descrizione del progetto di Babbage “Notions sur la Machine Analytique de M. Charles Babbage”.

 

Ada riprende il lavoro di Menabrea e non solo traduce queste note, ma le arricchisce notevolmente con le sue osservazioni, esplicazioni e persino aggiunge nuovi concetti mai affrontati da Babbage stesso.

Questo scambio di lettere con Menabrea non solo testimonia la sua straordinaria competenza matematica e la sua capacità di comprendere a fondo la macchina analitica, ma sottolinea anche il suo ruolo pionieristico nell’elaborazione degli algoritmi: nelle “Note aggiuntive” del saggio ne descrive in dettaglio il funzionamento e sviluppa una serie di istruzioni interpretabili dalla macchina per risolvere un problema matematico – calcolare i numeri di Bernoulli, operazione molto complessa da risolvere analiticamente – e questo viene considerato il primo algoritmo destinato all’elaborazione su una macchina programmabile.

Oggi, l’Ada Lovelace Day ci offre l’opportunità di riflettere sulla straordinaria eredità di Ada Lovelace. La sua storia ci ricorda che le donne hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella scienza e nella tecnologia ed è nostro dovere coltivare e promuovere il talento di tutte le persone, indipendentemente dal loro genere, affinché possano contribuire al progresso dell’Informatica e della Scienza in tutte le sue espressioni.

Autore:

Antonio Intagliata