Il volto e le opere di Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón sono entrate nell’immaginario moderno della prima metà del Novecento per poi affermarsi nella cultura pop del nuovo millennio.
La sua vita è stata raccontata in due film e in numerosi documentari, oltre ad essere la prima donna latinoamericana ritratta su un francobollo degli Stati Uniti, emesso il 21 giugno 2001.
In tempi recenti sono state prodotte una quantità di biografie illustrate dedicate a lei e alla sua storia, oltre a una quantità indefinita di gadget.
La fotografia ci ha consegnato una quantità dei suoi momenti privati e ufficiali, permettendo la narrazione della sua storia attraverso media diversi.
La mia opinione è che insieme a quelle di altri artisti, come Vincent Van Gogh, Pablo Picasso o Andy Warhol, l’immagine di Frida Khalo sia diventata riconoscibile indipendentemente dal contesto storico e dalle opere surrealiste che ha realizzato negli anni, al pari di quelle delle star contemporanee.
Il personal brand è la ragione per la quale clienti, partner o datori di lavoro decidono di scegliere noi anziché i nostri concorrenti. È un processo di differenziazione, preciso e opportunamente strutturato, che ci permette di chiarire e identificare quella precisa ragione, comunicarla e farla crescere il più possibile nella mente dei nostri interlocutori.
Quello di Frida Kahlo è un esempio di personal branding applicato alla moderna arte messicana, alla cultura e alla storia politica di un Paese.
L’Italia si è avvicinata solo di recente all’approccio strategico riferito al personal branding, esplorando l’interconnessione tra professioni e Internet, proponendo corsi presso aziende, accademie e Università e offrendo consulenze, coaching e progetti nell’ambito.
Per intenderci, uno dei casi che ha fatto scuola è quella del cantante Gianni Morandi: una pagina Facebook aperta per gioco da una fan e che oggi (a novembre 2022, ndr) ha oltre 3.1M di fan, 1.4M di follower su Instagram, 27.907 follower su Twitter e 133.000 iscritti su YouTube. Ma soprattutto, tantissimo coinvolgimento della community che a ogni condivisione, a ogni post non fa mancare di far sentire la propria presenza.
Nel settore arti e moda oggi c’è troppa scelta, i potenziali competitor sono ovunque (e disposti a tutto) e pertanto fare branding sulla propria persona è diventato indispensabile.
Professionisti come fotografi, illustratori o grafici, dovrebbero esserne ben consapevoli. Nell’arte, come in qualsiasi altro settore, significa analizzare punti di forza e debolezza, opportunità e minacce specifiche, riuscendo a guadagnarsi un posizionamento e differenziarsi rispetto ai propri concorrenti.
Ancora una volta, come nel caso di servizi e brand più tradizionali, è possibile differenziarsi puntando su qualità e professionalità anziché competere sul prezzo più basso, focalizzando la propria offerta su un settore specifico.
Uno dei principi base del personal branding riguarda la necessità di distinguere il personaggio pubblico dalla persona: diversamente da quanto avviene per le aziende e i loro prodotti, non ci si può aspettare di riuscire a rinunciare completamente alla propria dimensione intima e privata.
Essere in grado di gestire opportunamente gli strumenti multimediali può aiutarci: gli ambienti digitali offrono molte opportunità per tutti gli attori della filiera creativa, dalla gestione professionale del portfolio a quella delle scadenze lavorative.
La parabola di alcune icone pop rende bene l’idea di quanto sia importante fare personal branding nel campo dell’arte: Frida Kahlo sembra aver capito bene e meglio di altri, in tempi decisamente non sospetti, come entrare nell’immaginario di tutti i tempi ed essere riconosciuta anche al di là della sua attività principale.
Il 1 ottobre è stata inaugurata al Mastio della Cittadella di Torino un percorso sensoriale con oltre 1.800 mq di allestimenti dedicati a Frida: si tratta di una mostra altamente tecnologica e immersiva, dedicata alla vita dell’artista messicana, che ne esplora la dimensione artistica, umana e spirituale. Il percorso sarà accessibile fino al 26 febbraio 2023.
Qui tutte le informazioni https://mostrafridakahlo.it/