Tutti noi abbiamo sentito parlare di Metaverso, l’innovazione che ha scosso il mondo durante i lunghi mesi di lockdown e soprattutto dopo l’annuncio, lo scorso 28 ottobre 2021, del rebranding di Facebook in Meta da parte di Mark Zuckerberg.
Dopo che Travis Scott ha aperto le danze nell’aprile 2020 con il primo concerto virtuale su Fortnite, seguito da oltre 12 milioni di persone, abbiamo assistito alla rapida esportazione nell’universo virtuale di ogni genere di evento: dalla prima Metaverse Fashion Week, al primo “meta-bar” di Heineken, agli Australian Open di Tennis, fino al recentissimo matrimonio di Boateng e Valentina Fradegrada, organizzato e celebrato da Enzo Miccio su una “Luna” virtuale.
Non poteva dunque mancare anche la prima laurea discussa nel Metaverso: sarà l’Università degli Studi di Torino a conquistare tale primato grazie a Edoardo Di Pietro, giovane studente toscano appassionato di tecnologia e nuovi media, e al suo relatore Michele Cornetto, Professore a Contratto in Social Media Management e CEO dell’agenzia torinese Tembo.
Tra presente e futuro: l’impatto del Metaverse sulla società. Analisi e applicazioni con il caso studio “Tembo su Minecraft”. Questo è il titolo scelto da Edoardo, laureando del Corso di Studi Magistrale in Comunicazione, ICT e Media, per la sua tesi che verrà presentata domani pomeriggio, venerdì 1 luglio, oltre che fisicamente al Campus Luigi Einaudi, anche all’interno di un mondo virtuale spatial.io.
Partendo dalla storia dei primi universi virtuali, l’elaborato mira a sviscerare le tecnologie hardware e software che rendono possibile il funzionamento del mondo digitale, con un’analisi approfondita sulle possibili applicazioni sia in ambito entertainment che business, chiudendo con il caso studio “Tembo su Minecraft”. Nel dicembre 2020 infatti, in un momento in cui di Decentraland e The Sandbox ancora non si conosceva l’esistenza, Tembo, Branded Commerce Company associata UNA – Aziende della Comunicazione Unite, aveva saputo cogliere i segnali del cambiamento in atto e aveva organizzato, nel panorama di un’Italia chiusa nel secondo lockdown, la propria festa di Natale nel mondo virtuale di Minecraft. La piattaforma di gaming è di fatto un Metaverso ante litteram: un universo parallelo in cui i protagonisti possono muoversi, agire e soprattutto interagire come nella vita reale, con totale libertà tramite il proprio avatar.
Spatial è invece il Metaverso scelto per la discussione della prima tesi virtuale: pensato per portare l’esperienza a un livello superiore, è utile a utenti e aziende che desiderano sperimentare, potendo progettare e allestire spazi tridimensionali molto simili alla realtà. I vari tipi di stanze sono utili, ad esempio, allo svolgimento di eventi e teleconferenze, all’esposizione di NFT e alla promozione prodotti e servizi.
Luciano Paccagnella, Presidente del Corso di Studi Magistrale in Comunicazione, ICT e Media, commenta: “Il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino e in particolare il nostro corso di laurea magistrale in Comunicazione, Ict e media sono costantemente impegnati nell’osservare il mutamento sociale e tecnologico con attivo interesse, ma anche senza facili entusiasmi.” E conclude: “Non sappiamo quali tecnologie sono destinate a restare e quali invece passeranno come meteore, la storia si è dimostrata spesso imprevedibile su questo punto. Quello che cerchiamo di fare quindi è coltivare la curiosità scientifica e la creatività dei nostri studenti e questa tesi va in questa direzione.”