Musica per gli occhi: quando la grafica segue il ritmo
Marco Calabrese | Graphic and Motion Designer, Tembo
Da oltre un secolo il videoclip affianca la musica come completamento dell’espressione artistica, ma anche e soprattuto come strumento di marketing. Un primo piccolo passo nell’unione tra immagini e musica viene compiuto nel 1984 dagli editori musicali Edward B. Marks e Joe Stern, che affidano la promozione del loro ultimo spartito “The Little Lost Child” a George Thomas. Usando una lanterna magica, Thomas ha proiettato una serie di immagini su uno schermo durante una performance live. Fu subito hit.
Per arrivare al primo caso di video musicale in motion graphic come lo intendiamo oggi dobbiamo fare un salto temporale che dal 1984 ci porta al 1979; superando la nascita del cinema sonoro, Walt Disney, i video-jukebox e i musicarelli, fondamentali per la storia del videoclip musicale, ma più vicini all’arte cinematografica che all’arte grafica.
Segue una raccolta dei 15 esempi più significativi in cui musica e grafica animata si fondono, partendo da quella che viene considerata la prima immagine in movimento generata dal computer in un video musicale (1979), fino ad arrivare al videoclip della canzone in gara per la Norvegia nel prossimo Eurovision (2022).
Elvis Costello & The Attractions - Accidents Will Happen
1979
Kraftwerk - Musique Non Stop
1986
Peter Gabriel - Sledgehammer
1986
Dire Straits - Money For Nothing
1987
Smashing Pumpkins - Tonight, Tonight
1996
REM - Man Sized Wreath
2008
Justice - On’n’On
2011
Ta-ku - Diamond Mouth
2012
The Shins - The Rifle's Spiral
2012
Keys N Krates - Treat Me Right
2013
Dvein - Magma
2013
SIAMÉS - The Wolf
2017
John Grant - He's Got His Mother's Hips
2018
The Claypool Lennon Delirium - Blood and Rockets: Movement I, Saga of Jack Parsons – Movement II, Too the Moon
2019
Subwoolfer - Give That Wolf A Banana
2022